BRAINSTORM & STORYBOARD
Il brainstorming, da cervello+ tempesta, ossia tempestando il cervello, oppure tempesta celebrale è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema; quindi è una strategia, insomma è un'idea ed una sua possibile soluzione: è un progetto.
La differenza che intercorre tra la sceneggiatura per immagini e lo storyboard, da storia+tavola, ovvero la sequenza dei disegni delle inquadrature che illustrano la trama di un'opera da filmare, è la medesima che passa tra la tavola disegnata del progetto ed il progetto stesso. Quindi la differenza che intercorre tra disegno e progetto: uno è lo strumento, con le proprie tecniche ed applicazioni, di definizione del pensiero e delle scelte che si perseguono.
La differenza che intercorre tra la sceneggiatura per immagini e lo storyboard, da storia+tavola, ovvero la sequenza dei disegni delle inquadrature che illustrano la trama di un'opera da filmare, è la medesima che passa tra la tavola disegnata del progetto ed il progetto stesso. Quindi la differenza che intercorre tra disegno e progetto: uno è lo strumento, con le proprie tecniche ed applicazioni, di definizione del pensiero e delle scelte che si perseguono.
Allora, per cominciare il lavoro intorno allo storyboard, prima si deve fare almeno un piccolo brainstorm per cercare di raggiungere una buona idea: allora, il risultato della mia prima "tempesta di idee" è una reinterpretazione del significato della parola 'storyboard'.
Allora, scherzi a parte, prima di cominciare a disegnare qualcosa dello storyboard o cercato qualche modello, in modo da capire come si fa per raccontare il tipo di video che si vuole fare.
Storyboard della famosa scena di "Psicosis" (1960), di Alfred Hitchcock
Frammento dello storyboard di "Star Wars: Episode IV - A New Hope", in cui si spiega la prima scena del film
Storyboard della publicità di Coca Cola
Siccome il mio "handmade book" ha avuto come tema principale la mano, è praticamente immediato che una cosa con una tale forza come è la mano, la nostra compagna, che usiamo ogni volta che vogliamo fare qualunque cosa, deve essere ancora la protagonista del nostro storyboard, e dunque del video finale. Questo primo ragionamento mi ha portato direttamente a pensare il modo di registrare gli scatti. La mano deve essere la "protagonista", cioè lo scatto ci deve spiegare il punto di vista della nostra mano. Nel mio video, voglio fare vedere che il libro vuole per la sua essenza mostrare che c'è un nuovo modo di leggere, o piuttosto che la mano ha una nuova funzione: quella di servire come "struttura portante" di un libro, come mezzo materiale che gli da stabilità. Allora, ecco qua il predecessore del video, lo storyboard, dove tento di sintetizzare questa idea.
E alla fine, dopo aver infastidito abbastanza i miei conquilini , ecco il video. Secondo me in esso si capisce molto bene quello che voglio spiegare, e che ho scrito sopra. Il cambio tra le ripresse in B/N e l'ultima a colori, mette in evidenza il discorso sull'originalità del proprio gesto che rappresenta il leggere utilizando la mano come libro in se stessa.
Dopo di comentare e vedere i risoltati di questa prima approssimazione al video con la professoressa Cecilia Polidori, abbiamo decisso che il video ha una presente forza nel tipo di ripressa in quanto che la sua soggettività è molto potente. Invece, il video diciamo non ha un chiaro rapporto con il tema principale: l'oggetto, il handmade book. Quindi, poi di ripensare il modo di lavoro, ho rifletto su la frase "fare le cose semplici e difficile", e dunque ho trattato di presentare il mio libro tale e come è, nel modo più semplice che ho trovato. ecco quà il risultato.
HANDMADE BOOK
Il tema consiste nel trasferire il blog su un oggetto di carta trasformandolo in un breve diario.
L'oggetto quindi tridimensionale avrà le proprie caratteristiche comunicative indipendenti dal blog, e in armonia con esso.
Qui ci sono diverse imagini presse da internet. Queste imagini mostrano libri fatti con una forma originale mai vista.
2º Passo: L'idea precedente
La prima idea che mi è venuta in mente è fare un libro che si possa utilizzare comodamente leggendo a letto. Con questo voglio dire che sia utilizzato con una sola mano, un libro leggero che sia possibile leggere in qualunque posizione senza alcuno sforzo. Ecco il risultato dei miei primi pensieri.
Quindi in poche parole diciamo che l'idea è fare un libro "fatto a mano", ma anche "fatto per la mano". Adesso manca solo il passaggio dall'idea alla realtà!
Proceso di costruzione (O come distruggere un bel tappeto)
Il primo passo per iniziare il handmade book è stato il fabricare un guante che sarà la base del libro.
Cucito!
Il guanto è cucito con anelli di filo metallico all'interno
Qui si vedono
Una volta è cucito, si deve fare il giro al guanto
Non sembra male!
Adesso cominciamo a lavorare con le pagine del libro
La copertina, fatta con altre due pezzi di tappeto (poverino tappeto mio), incollati su un cartone, bisognano di un tempo con le matite fino a che la colla si asciughe
Una volta asgganciate le pagine, si chiudono le anelli di filo
Il ultimo passo è incolare questi due pezzi di feltro nero
Ecco qua un ragazzo felice con il suo nuovo libro!