Crea la tua opera d'arte ispirata al grande maestro, Jackson Pollock. Trascinare il cursore sullo schermo per creare un capolavoro! Facendo clic con il mouse cambia colori e premendo il pulsante ...

Cos'è?¿?

3º Cos'è?                                                                                                                                         



Risposta                                                                                                                                          

Eames Plywood Elephant 

E’ una icona di design, ma sopatrtutto un simbolo di simpatia. L’elefante-giocattolo progettato dagli americaniCharles e Ray Eames nel 1945 ha più di 50 anni, ma continua a essere adorato da grandi e piccini. La silhouette è lineare con grandi orecchie, la proboscide, è il dorso da cavalcare: pensato per in e outdoor, questo animale amico con i suoi cinque colori sorbetto (bianco, grigio ghiaccio, rosso , rosa e lime) è un pezzo davvero speciale. Chepiacerà ai bimbi, e rimarrà in casa anche quando crescono. Come oggetto da collezione.

Durante i primi anni 1940 Charles e Ray Eames sviluppato una tecnica di successo per lo stampaggio del compensato in forme tridimensionali, che ha portato alla creazione di una vasta gamma di arredi esculture. L'elefante compensato, in particolare,ha raggiunto lo status leggendario tra i collezionisti. Progettato nel 1945, questo pezzo richiede metodi di fabbricazione complessi. Solo due prototipi sono stati realizzati, entrambi i quali sono stati successivamente esposti in una mostra al New York Museum of Modern Art.Oggi un solo modello conosciuto rimane in possesso della famiglia Eames. 



Eames Plywood Elephant

Bambina con l'elefante






2º Cos'è?                                                                                                                                       



Risposta                                                                                                                                         


Mostra: The American Supermarket, 1964


Mostra organizzata a New York, nella galleria Paul Bianchinni, a cui partecipano i più grandi artisti pop del momento, tra i quali Andy Warhol, Claes Oldenburg, Tom Wesselmann, Jasper Johns o Billy Apple. Andy Warhol era criticato come un promotore del consumismo smisurato attraverso l'acquisto senza senso, ed é per questo che lui ha organizato questa mostra, prendendo in giro la critica. La mostra aveva un'area in cui si rappresentava un supermercato tipico americano, i cui prodotti (tanto i pacchi come la stesa frutta,la carne, i manifesti...) erano fatti per questi artisti. La mostra tenta di eliminare la differenza tra prodotto e arte.


Vista generale di "The American Supermarket"





Lattine di "Campbell's tomato soup
"


"Brillo Box"



Andy Warhol con i "brillo boxes"



..............................SVAGLIATO!!!.......................

Risposta corretta                                                                                                                     
                                



PISELLI

Con ironia, Bruno Munari descrive nel suo libro Good Design (Milano, 1963) degli esempi di Food Design, “prodotti industriali” della Natura, ammirata da lui come prima e più importante rappresentante di design anonimo. In modo simile, natura e progetto convivono in quei prodotti senza nome ai quali Munari, affascinato, dedica nel 1972 il “Premio Compasso d’oro a ignoti”.

"Pillole alimentari di diversi diametri, confezionate in astucci bivalve molto eleganti per forma, colore, materia, semitrasparenza e semplicità d'apertura.

Sia il prodotto stesso che l'astuccio e l'adesivo derivano tutti da una unica origine di produzione. Non quindi lavorazioni diverse su materiali diversi da montare poi in una successiva fase di finitura, ma una programmazione di lavoro molto esatta, certamente frutto di un lavoro di gruppo (team-work).
L'oggetto è monocromo ma con sensibili variazioni di tono, ciò gli dà un aspetto appena sofisticato, che però incontra anche il gusto dei consumatori più lontani da una cultura attuale. Il colore è un verde, un certo verde molto noto sotto la denominazione popolare di "verde pisello", colore abbastanza bene calcolato fin dall'inizio della produzione e non più cambiato a tutt'oggi. Questo colore ha determinato influenze cromatiche anche nella moda e nell'arredamento intorno agli anni 20-30.
La forma delle pillole è abbastanza normale benché ci si sia preoccupati di variarle di diametro; ciò che invece risalta per l'originalità, e nello stesso tempo la semplicità della concezione, è l'astuccio: la sua funzione prende forma in due elementi uguali e simmetrici, come si usa progettare oggi per ragioni di economia produttiva, concavi quanto basta per contenere le pillole di cui hanno già l'impronta sia della forma che del numero e della disposizione. I due elementi sono uniti, a perfetta tenuta, da un adesivo che svolge una doppia funzione: come cerniera-molla dal lato minore e come semplice adesivo dal lato più lungo. Tenendo l'astuccio "di coltello", come si dice, tra l'indice e il pollice e facendo una leggera pressione con i polpastrelli, l'astuccio si apre di scatto e mostra le pillole tutte bene allineate in ordine di grandezza. Le pillole potrebbero cadere a terra ma una puntina di adesivo le trattiene così che si possano staccare quando si vuole anche solo toccandole con un dito.
Una delle caratteristiche tipiche di queste produzioni è la variazione nella serie. Problema molto discusso nei vari congressi mondiali di Designers: nella progettazione di un oggetto di grandissima produzione dobbiamo tener conto dei gusti del pubblico e proporre possibili variazioni al modello così da aumentare le vendite accontentando un maggior numero di compratori? Nel caso della produzione dei piselli si riscontra forse una eccessiva varietà: pur conservando rigorosamente forma e colore, si possono trovare in commercio contenitori da dozzine di pillole, da dieci, nove, otto... fino a contenitori da un pisello. Eccessiva variazione e, in definitiva anche un certo spreco. E poi chi compera un pisello solo e, ancora, lo esige nel suo contenitore? Eppure da migliaia di anni questo oggetto continua a essere prodotto in questo modo; il consumatore non fa caso a questi particolari. Comunque è probabile che questa eccessiva variazione sia il risultato di un errore nella ricerca di mercato, certamente fatta prima di stabilire una così grande produzione e in uso ancora oggi per negligenza burocratica.
Anche in questo caso nessuna concessione stilistica di un ormai superato gusto del bello classico o moderno secondo le ultime correnti artistiche, nessuna compiacenza sculturale, nessun facile antropomorfismo, ma un dosato gioco dimensionale delle singole parti. L'oggetto si inserisce con onore nella tradizione tecnologica di una produzione calcolata sia pure con estremo rigore ma non senza calore umano e sociale e, si può forse dire, con un leggero senso di humor".

di Bruno Munari   (dal libro Good  design,  Scheiwiller,1963)







1º Cos'è?                                                                                                                                        



Risposta                                                                                                                                         

 "BACTERIO" 
In questo primo caso si tratta della scarpa adidas modello "oki-ni", e si basa nel pattern conosciuto come "bacterio". Questo pattern e stato fatto dal gruppo Memphis (the international style) creato por Ettore Sottsass.
   Questo ed altri motivi ideati dal gruppo Memphis vennero utilizzati sui laminati plastici per il rivestimento di mobili ed oggetti vari.
La collaborazione tra Abet Laminati e Ettore Sottsass ha dato origine ad un modo nuovo di concepire il laminato. Una committenza illuminata e coraggiosa da una parte e la straordinaria sensibilità al colore e la grande capacità di Ettore Sottsass di utilizzare il disegno e la sua forza evocativa dall’altra hanno generato una serie di lavori e di manufatti.
Il laminato era stato utilizzato fino agli anni '60 come mera superficie che riproduceva, per imitazione, qualcosa di già esistente in natura (il finto legno, il finto marmo, etc). La grande intuizione di Abet Laminati fu quella di comprendere che il laminato poteva avere una propria indipendente ed originale capacità espressiva, che poteva contribuire a dare identità alla superficie di un oggetto, che poteva vestire un mobile o una piano cambiandone la percezione

Scarpe Adidas "Oki-ni"


Dettaglio del pattern "Bacterio"



Pattern "Bacterio" (Ingrandito)